a diciott’anni è già fin troppo stanca
 di quei diciotto gliene han rubati due
 ha fatto stare il mondo in una stanza
 ma quella almeno era sua
 lui nel display ha una foto di Bukowski
 e tira avanti a xanax e caffè
 gli han sempre detto di stare un po’ al suo
 posto
 se solo sapesse qual è
 l’appuntamento è al centro commerciale
 si è solo detta un altro perché no
 c’è sempre meno gente al multisala
 vede da dentro il bistrot
 lui non le spiega i motivi del ritardo
 si siede solo e dice: “come va?”
 però gli scatta qualcosa dallo sguardo
 e lei pensa: “eccoti qua”
 non sai mai perché succede
 puzza quasi di magia
 può sembrare un film già visto
 può sembrare fantasia
 ma uno stacco temporale
 e “dove andiamo?” “dove vuoi”
 se scommetti su una notte
 è stanotte più che mai
 stanotte più che mai
 stanotte più che mai
 lei torna in bagno si controlla il trucco
 come se quello le bastasse mai
 lui ha la gamba che gli balla troppo
 ordina un altro tocai
 nessuno guarda nessuno sa vederli
 chi ha mai avuto tanta libertà?
 e nel parcheggio fanno il primo passo
 da quello in poi si vedrà
 non ti porto sulla luna
 lì ci vai da sola te
 quindi allaccia la cintura
 se vuoi stare qui con me
 sarà pure un film già visto
 ma le star qui siamo noi
 se scommetti su una notte
 è stanotte più che mai
 stanotte più che mai
 stanotte più che mai
 stanotte più che mai
 lui le passa un dito sopra i tagli
 si guarda bene dal chiederle perché
 lei lo abbraccia come fosse un figlio
 e prendono il giorno che viene così com’è

 		